Progetto Educativo Didattico 2023-2024

Infanzia

La nostra programmazione didattica-educativa tiene conto delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia che non suggeriscono modelli ma richiamano la responsabilità dei docenti ad individuare le modalità più adatte al contesto, ai bisogni reali degli alunni, alle proprie storie professionali, quello che si vuole garantire è il diritto alla diversità di ogni bambino, partendo dalla ricognizione dei suoi bisogni e delle sue risorse rendendo davvero la nostra scuola “inclusiva “.

Nel rispetto delle Indicazioni Nazionali , viene esteso il curricolo che esprime l’impegno verso un nuovo modo di “fare scuola”, mirando a sviluppare nel bambino la consapevolezza di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di quanto è opportuno farlo.

Si intende, inoltre, stimolare lo sviluppo delle abilità mentali al fine di rendere il bambino “competente” anche al di fuori del contesto scolastico, maturando condizioni positive per accrescere la curiosità intellettuale e la capacità di trovare soluzioni creative ai problemi.

A partire da questo curricolo verticale, i docenti elaborano, dopo un’attenta conoscenza delle emozioni e osservazione dei bambini, la progettazione con esperienze per apprendimenti efficaci outdoor , attività didattiche significative anche in inglese e musicali, strategie organizzative e verifiche, integrando i vari campi di esperienza in una dinamica di apprendimento trasversale.

Identità della scuola

La scuola dell’infanzia “Maria Immacolata” è una scuola paritaria “cattolica” appartenente alla parrocchia San Pietro Apostolo di Monticello Conte Otto e gestita da un Comitato di Gestione.

È Scuola Cattolica poiché suo fondamento è la concezione cristiana dell’uomo, persona unica ed irripetibile, chiamata alla vita secondo un particolare progetto divino; perciò, impegnandosi a promuovere l’uomo nella sua integralità, lo fa obbedendo alla sollecitudine della Chiesa, nella consapevolezza che tutti i valori umani trovano la loro realizzazione piena, e quindi la loro unità, nel Cristo. È inserita all’interno della Comunità parrocchiale di San Pietro Apostolo

  • la giornata scolastica è scandita da routine che prevedono momenti di preghiera
  • la metodologia educativa si ispira ai valori cristiani ed è condivisa da tutti i membri della Comunità Scolastica che ne sono formati
  • il valore aggiunto di questa scuola è il percorso religioso che segue le festività cattoliche

È scuola FAMIGLIA poiché la nostra scuola è cresciuta in uno SPIRITO DI FAMIGLIA, pedagogia essenziale per le Suore della Sacra Famiglie presenti fino al 2016 all’interno della nostra scuola. Lo Spirito di Famiglia si traduce in ESSERE FAMIGLIA, CREARE FAMIGLIA E DARE FAMIGLIA.

È Scuola Paritaria poiché è una presenza autonoma e qualificata nel sistema scolastico integrato italiano, come da legge 62/2000.

È Scuola comunità poiché il bambino e la sua famiglia, si sentono così parte della “comunità scuola”, ma anche di una comunità più grande che è la “comunità parrocchiale”.

La scuola dell’infanzia è un luogo di vita autentico per il bambino e fornisce occasioni preziose di crescita, di socializzazione e di apprendimento assolutamente irripetibili.

È aperta a tutti coloro che la scelgono e che si impegnano a rispettare la sua identità.

“La scuola è a carattere universale perché accetta tutti, indipendentemente dalla loro situazione culturale, sociale, economica e religiosa. “    

   Tratto da “Scuola Cattolica”, 33-34

L’impegno educativo

Nella scuola dell’infanzia desideriamo vivere quotidianamente accanto ai bambini e alle loro famiglie. Questo presuppone:

  • un riferimento continuo alla madre e al padre come modello di accoglienza ed educatori di fede;
  • uno sguardo benevolo sugli altri, basato sull’ascolto e la fiducia nelle persone e nelle loro possibilità di progredire;
  • la possibilità di instaurare rapporti interpersonali ed interazioni con la famiglia e l’ambiente sociale e religioso promuovendo tutte le attività possibili inerenti all’infanzia.
  • Consolidare l’identità
  • Sviluppare l’autonomia
  • Acquisire competenze
  • Vivere le prime esperienze di cittadinanza

LA SCUOLA  SI PROPONE COME…

  • Luogo di vita del bambino;
  • Luogo di crescita e di arricchimento personale, diverso e complementare rispetto a quello familiare
  • Termine di confronto esperienziale;
  • Opportunità per una progressiva autonomia intellettuale e sociale;
  • Luogo di gioco.

La Scuola inoltre

  • Desidera coltivare i valori dell’interiorità, della contemplazione e della preghiera, per cogliere il vero significato delle cose;
  • Sente il dovere e la necessità di educare alla fraternità e alla condivisione;
  • Vuole insegnare a vivere senza frontiere, con spirito missionario: sensibile alle sofferenze e gioie di tutti gli uomini;
  • Coltiva nei bambini l’amore alla vita, l’intelligenza, la coscienza morale, il valore della libertà, il senso della convivenza sociale;
  • È convinta che il bambino si realizza attraverso la relazione interpersonale, nell’apertura agli altri e all’Assoluto

La giornata educativa e la routine

La giornata comincia con l’accoglienza di ogni bambino, secondo specifiche modalità, strategie, atteggiamenti e gesti rassicuranti che lo aiutano a salutare il genitore.  L’orario di entrata è dalle 8.00 alle 9.00 è il momento dell’accoglienza sarà gestito dall’educatrice o insegnante di sezione.

Alle 9.00 comincia la giornata! Ci si riunisce in cerchio e ci saluta attraverso dei canti e delle preghiere. Successivamente ci si reca in bagno ad effettuare le cure igieniche e a prepararsi lavando le mani per la merenda che sarà consumata in classe alle 9.30.

Dalle 10.00 alle 11.00 è il momento dell’attività e quindi della possibilità per i bambini di sperimentare, scoprire e apprendere attraverso il gioco strutturato e non strutturato, attraverso esperienze manipolative, grafico-pittoriche, ritmico-musicali, di lettura e attraverso i giochi all’aperto. Questo è un momento fondamentale perché attraverso la guida dell’educatrice o insegnante, il bambino potrà scoprire il mondo, socializzare con i propri compagni e imparare e interagire con l’ambiente che lo circonda attraverso il proprio corpo e quindi sfruttando tutti i sensi.

Prima del pranzo si va tutti in bagno. Dalle 11.45 alle 12.30 viene servito il pranzo in sezione. Esso rappresenta un’occasione di condivisione, relazione e sperimentazione attraverso i sensi.

Dalle ore 12.45 alle ore 14.30 per i più piccoli è il momento del sonno, mentre i medi e i grandi si dedicheranno alle attività di sezione.

Alle ore 14.40 avviene il risveglio e le consuete cure igieniche, dopodiché si svolge il momento della merenda.

Dalle ore 15.30 alle ore 16.00 avviene il momento di ricongiungimento con i genitori. 

Le attività

Tutte le attività verranno espresse in forma ludica. Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo fondamentale determinante per lo sviluppo della personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, a fare, ad operare sulla realtà che lo circonda.

Il gioco è il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e comportamento.

Le principali attività che vengono proposte ai bambini, sotto la continua sorveglianza del personale educativo sono:

  • attività grafico pittoriche;
  • attività manipolative;
  • attività motoria;
  • gioco euristico;
  • gioco simbolico;
  • lettura animata di racconti.

Nell’articolazione delle esperienze proposte viene privilegiato un graduale approccio dei bambini a diversi materiali e oggetti, creando un’atmosfera ludica e rassicurante.
Vengono proposte esperienze “in gruppo” con il sostegno di fondamentale importanza dell’educatore, il quale partecipando attivamente alle esperienze ne diventa garante e supporto: è dall’osservazione del gruppo che molti bambini alimentano il desiderio di fare e di partecipare.

Le finalità

  • Comunicare ai bambini “il piacere di fare esperienza”, predisponendo spazi, tempi, materiali.
  • Attivare diverse esperienze senso-percettive in base alle differenti caratteristiche evolutive dei bambini.
  •  Incoraggiare ad ascoltare e comunicare le proprie emozioni.
  • Promuovere la scoperta in maniera attiva e gli apprendimenti mediati attraverso il gioco.
  • Sviluppare e consolidare le abilità motorie e la motricità, che rappresenta una base importante delle capacità esplorative e di ricerca.

Obiettivi Generali

  • Fornire un sostegno educativo alle famiglie.
  • Conquista dell’autonomia personale.
  • Contribuire alla socializzazione.
  • Maturazione dell’identità.

Obiettivi Specifici

  • Favorire ed incrementare le capacità psico-motorie.
  • Favorire lo sviluppo affettivo e sociale.
  • Favorire lo sviluppo cognitivo.
  • Favorire la comunicazione verbale ed il linguaggio.

Comunità educante

Bambini, insegnanti, genitori e personale tutto, danno vita alla comunità educante che manifesta la propria identità nell’impegno di promozione umana e di evangelizzazione, creando un clima familiare di accoglienza e di collaborazione fraterna, mettendosi a servizio in modo semplice, umile e gioioso.

BAMBINI

Sono i veri protagonisti del cammino culturale e formativo; rappresentano il fulcro della Comunità Scolastica ed il centro della sua azione educativa.

INSEGNANTI

Le insegnanti, consapevoli del loro ruolo educativo, devono necessariamente essere adeguatamente preparate, competenti e professionali.  Devono inoltre vivere la loro scelta di servizio, secondo la concezione cristiana; in questo senso, l’educatrice diviene “testimone coerente” dei principi evangelici cui la Scuola cattolica è ispirata.

GENITORI

I genitori rimangono i primi responsabili dell’educazione dei figli.

In linea con l’indirizzo cattolico che la caratterizza, la scuola propone ai genitori:

  • Di condividere l’ispirazione e l’orientamento delle sue linee educative;
  • Di essere disponibili a partecipare agli organismi della scuola;
  • Di collaborare in modo che fra Scuola e Famiglia vi sia unità di intenti e comuni impostazioni pedagogiche, Tratto da “Scuola Cattolica”, n°4

La partecipazione delle famiglie

La Scuola dell’Infanzia appoggia la famiglia nella crescita formativa delle bambine e dei bambini che accoglie. Con essa crea un legame educativo nel rispetto dei diversi ruoli e nel riconoscimento della ricchezza che deriva dal dialogo e dal confronto.

la nostra scuola intende valorizzare il ruolo e la partecipazione delle famiglie attraverso:

UN’ASSEMBLEA A GIUGNO PER I GENITORI DEI PICCOLI dove ricevono utili indicazioni di buone prassi per prepararsi ed affrontare il momento di inserimento del bambino a scuola e il distacco e sono intesi come incontri di supporto alla genitorialità. I bambini vengono invitati a giugno per giocare negli spazi della scuola alla presenza dei genitori e delle insegnanti che attuano le prime osservazioni utili a formare delle sezioni il più equilibrate possibili

UN’ASSEMBLEA AD INIZIO ANNO convocata dal Presidente e dal corpo docente della scuola.

I genitori presenti nell’assemblea eleggono il genitore o i genitori che li rappresentano negli organi collegiali della scuola.

L’Assemblea ha le attribuzioni di:

prendere conoscenza della programmazione educativa e didattica annuale;

formulare proposte per il miglioramento della qualità del servizio e dell’offerta formativa

nominare i rappresentanti dei genitori che annualmente fanno parte del consiglio di Scuola.

UN’ASSEMBLEA DI FINE ANNO per tutti i genitori per valutare assieme l’andamento dell’intero anno e presentare eventuali disagi o proposte per l’anno successivo oltre ad una breve presentazione del bilancio della scuola

GLI INCONTRI DI FORMAZIONE

La scuola, durante l’anno, propone incontri per il confronto e lo scambio in merito a tematiche educative con la presenza anche di esperti.

CONSIGLIO DI SEZIONE è formato dall’insegnante della sezione, dai due rappresentanti eletti dai genitori e da tutti i genitori di quella sezione. Si riunisce in un locale della scuola due volte all’anno. Durante il consiglio vengono messi a conoscenza i genitori riguardo:

andamento della sezione in generale con accenni riguardanti le quattro età;

la programmazione annuale;

le varie iniziative e appuntamenti della scuola;

viene riservato uno spazio per varie ed eventuali.

CONSIGLIO DI CLASSE è formato dalle insegnanti di tutte le sezioni e da due o tre rappresentanti dei genitori per ciascuna sezione eletti dalle rispettive assemblee di genitori durante la prima riunione di sezione dell’anno scolastico. Il consiglio d’intersezione, è un organo propositivo e consultivo; dura in carica un anno ed i rappresentanti dei genitori

rieleggibili finché hanno figli frequentanti la scuola. E’ convocato e presieduto dalla Coordinatrice e dal corpo docente della scuola e viene designata una segretaria che redige sintetici verbali.

 

Tutte le modalità precedentemente elencate vengono tutt’ora valorizzate in questo periodo di emergenza COVID, seppur con modalità differenti (esempio video conferenze)

Le sue competenze comprendono:

 – formulare al collegio docenti proposte;

 – promuovere in generale la collaborazione scuola-famiglia e, in particolare, nelle occasioni coincidenti con ricorrenze, manifestazioni, eventi organizzati atti ad avvicinare la scuola al mondo esterno.

I COLLOQUI INDIVIDUALI DURANTE L’ANNO Durante l’anno scolastico le docenti insieme ai genitori riflettono e si confrontano sulla crescita dei bambini e delle bambine a scuola ed individuano attenzioni e strategie educative atte a promuovere il loro sviluppo. Sono previsti nel corso dell’anno due colloqui per i piccoli; due per i medi; due per i grandi. In caso si presentassero necessità urgenti, dopo aver concordato l’appuntamento con la docente, è possibile avere ulteriori colloqui
     

“È faticoso frequentare i bambini”. Avete ragione… Poi aggiungete: “Perché bisogna mettersi al loro livello… abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli”. Ora avete torto.. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.. Per non ferirli..

Janus Korczak