…PERCHE’ LA NOSTRA SCUOLA NON CHIUDE PIU’!!!!
Il LEAD, per l’appunto, sintesi e acronimo perfetto di “Legami Educativi a Distanza”
Difatti, nella nostra scuola, nonostante “da marzo la chiusura repentina dei nidi e delle scuole dell’infanzia ha bruscamente interrotto i percorsi educativi dei gruppi dei bambini” , il dialogo educativo e il nostro e vostro “bisogno di relazioni” non si è interrotto nonostante il Coronavirus attivando nuovi canali di comunicazione con le famiglie e i bambini”.
Questo bisogno è nato proprio con l’intento di rinforzare (o riallacciare) il filo delle relazioni, mantenere o ricostruire quel contatto fatto di emozioni, sguardi, voci, vicinanza, condivisione, complicità, che per noi maestre, i bambini e le loro famiglie rappresentava il vissuto quotidiano fino a poco tempo fa.
Con i LEAD sia i genitori sia le insegnanti vengono vissuti nella loro realtà domestica: se con la relazione in presenza la famiglia entra nella scuola e vi porta i propri modelli educativi, le proprie origini culturali, i propri vissuti, i propri principi e valori, le proprie esperienze, con i LEAD è la scuola ad entrare nella famiglia, sia dei bambini sia degli operatori.
Come la scuola in presenza, i LEAD richiedono che la scuola raggiunga tutti i bambini, secondo il principio di “non uno di meno”. I LEAD non sono per i bambini fortunati che hanno in casa un PC e una buona connessione Internet: i LEAD sono per tutti, compresi i bambini di famiglie che non parlano bene la lingua italiana, che appartengono a contesti svantaggiati sul piano sociale, culturale ed economico, che “non si sono più fatti vivi”, che hanno bisogni educativi normalmente speciali, al fine di evitare che l’emergenza sanitaria generi disuguaglianze più marcate. La prima sfida, quindi, è quella di dare voce agli “invisibili”, rintracciare i dispersi. (…)
I LEAD richiedono presenza senza invadenza, richiedono ascolto attivo, richiedono offerta di fiducia senza alimentazione di illusioni. (…) I LEAD hanno come obiettivo il mantenimento dei legami, la scelta degli strumenti pertinenti (e le competenze nell’usarli) e possono favorire il mantenimento del senso della collettività nei bambini e nei genitori. In un momento in cui “distanziamento sociale” è la parola d’ordine, le insegnanti possono diventare il tramite per riallacciare le relazioni tra i genitori, che possono, una volta rientrati in contatto, proseguire la relazione anche senza la presenza attiva del personale educativo.